In Italia, oltre il 50% degli immobili ha più di 40 anni e nella quasi totalità di questi impianti non viene mai fatta manutenzione.

Da luglio 2015 è obbligatorio il trattamento dell’acqua sia nel circuito dell’acqua calda sanitaria sia nel circuito del riscaldamento. Quest’obbligo nasce dall’esigenza di avere impianti più efficienti. Che scaldino di più spendendo meno. Anche le spese per lavori del trattamento acque e manutenzione finalizzati al risparmio energetico godono delle detrazioni fiscali del 50%.

Perchè bisogna fare il trattamento dell’acqua

Dentro le tubazioni, nelle caldaie e in tutto l’impianto sono presenti depositi di calcare e fango. La presenza di calcare o di fango diminuisce drasticamente l’efficienza termica ed energetica.

Basti pensare che 1 mm di incrostazione calcarea corrisponde a 50 mm di acciaio come capacità di scambio termico. E ancora, 1 mm di incrostazione calcarea è in grado di ridurre la capacità di scambio termico di un generatore per la produzione di acqua calda sanitaria del 18% ed oltre.

Noi ci accorgiamo della presenza di fango negli impianti della nostra casa, se i termosifoni sono caldi solo per metà. I fanghi di corrosione creano una vera e propria barriera allo scambio termico.

In sostanza dovremo tenerli accesi il doppio del tempo per ottenere la temperatura desiderata. Potremo scaldarci prima (quindi con un comfort abitativo superiore) spendendo la metà.

Nel circuito di acqua sanitaria si deposita il calcare, anch’esso isolante termico, che obbliga il bruciatore della caldaia a rimanere acceso al massimo più a lungo. Bruciando più carburante, spendendo di più e inquinando inutilmente più del necessario.

I rendimenti termici degli impianti sono influenzati anche dalle incrostazioni di bicarbonati e carbonati di calcio e magnesio. La stragrande maggioranza delle acque italiane è ricca di queste sostanze.

Quando l’acqua viene riscaldata, si generano i carbonati di calcio e idrati di magnesio. Questi non sono altro che sali insolubili che vanno ad incrostare le pareti di tutto l’impianto.

Adottando semplici accorgimenti, è possibile risparmiare più del 20% sulla bolletta dell’acqua sanitaria, più del 10% su quella del riscaldamento e sulle sostituzioni di pezzi rotti dovuti alla scarsa manutenzione.

Una serie di adeguamenti agli impianti ci permettono di ottenere: risparmio economico, maggiore efficienza e quindi un minore impatto ambientale.